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Mi chiedo

Mi chiedo, con la  penna in mano,
nel giorno andato come un  sovrano;
se il tuo amor sarà per sempre
rivolto altrove, o a me, continuamente.
 
Cosa farò di questo abbraccio
dei miei pensieri che forte taccio.
Cosa ci affligge, cosa ci spare,
di quel fu amor sul tuo guanciale.
 
Or dove sei, dove  io sono
e perché, in questa ora,
ora perdono,
delle mie notti, il tuo abbandono.
 
Di ogni dí che insegue sera
di questa luna che respiro,
il loro amor che  fu
ed è
raggiro.

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