Fugge il sogno, nell’incoscienza di un’utopia. Nel sangue distopico
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Il sole attende, tra nuvole di sabbia e sale, l’estate gravida di questo mare.
Fugge la corte il passero inquieto, il suo canto dolente, gli dei han posto il veto. Agita le zampette
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Il gatto gioca, con le cicale, Il sole spiana vecchie zanzare. Sale il giorno
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.