Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Fiocchi di membra, ossi spezzati e vitelli mai nati.
Lo senti, è il canto dei campanili, delle mie incertezze, onda, dei tuoi sospiri. È il fuggir grave,
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Il sole attende, tra nuvole di sabbia e sale, l’estate gravida di questo mare.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Il gatto gioca, con le cicale, Il sole spiana vecchie zanzare. Sale il giorno
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.