Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Fugge la corte il passero inquieto, il suo canto dolente, gli dei han posto il veto. Agita le zampette
Fiocchi di membra, ossi spezzati e vitelli mai nati.
Lo senti, è il canto dei campanili, delle mie incertezze, onda, dei tuoi sospiri. È il fuggir grave,
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Non fermarti o morte, c’è posto per entrambi, sul sentiero, tra gli alberi. Li, io
Il gatto gioca, con le cicale, Il sole spiana vecchie zanzare. Sale il giorno
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Il sole attende, tra nuvole di sabbia e sale, l’estate gravida di questo mare.
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,
Bruma sui colli, Piede in pauta,… Orti e mandorli in fiore, Decantano l’alba senza rumore. Qua e là una lepre salta,