Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Fugge il sogno, nell’incoscienza di un’utopia. Nel sangue distopico
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
È vero, sono come il fuoco che accende le timide lampare, come la maschera di un carnevale.
Il gatto gioca, con le cicale, Il sole spiana vecchie zanzare. Sale il giorno
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Fugge la corte il passero inquieto, il suo canto dolente, gli dei han posto il veto. Agita le zampette
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.