Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Fugge la corte il passero inquieto, il suo canto dolente, gli dei han posto il veto. Agita le zampette
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Lo senti, è il canto dei campanili, delle mie incertezze, onda, dei tuoi sospiri. È il fuggir grave,
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Bruma sui colli, Piede in pauta,… Orti e mandorli in fiore, Decantano l’alba senza rumore. Qua e là una lepre salta,
Non fermarti o morte, c’è posto per entrambi, sul sentiero, tra gli alberi. Li, io
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto