Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Ascolto, storie brevi alla radio, ti penso e mi ripenso. Scrivo i caratteri della mia vita.
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Fiocchi di membra, ossi spezzati e vitelli mai nati.
Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Salta la trota, tra le rive, la sua calla. La ginestra gemma, l’eliodoro,
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Un eco di stupore, una realtà che sa di fiaba, un battito che sussurra al cuore. Credi, perché questo è vero, anche se sembra un miraggio,
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,