Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Il sole attende, tra nuvole di sabbia e sale, l’estate gravida di questo mare.
Vorrei poter dipingere con parole nuove concerto, di una nuova alba, di un nuovo sole.
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Potrei, stringerti forte e nulla varrebbe lo spazio tra le dita fino alla morte. Più non vedrei
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Fugge il sogno, nell’incoscienza di un’utopia. Nel sangue distopico
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Salta la trota, tra le rive, la sua calla. La ginestra gemma, l’eliodoro,
Fiocchi di membra, ossi spezzati e vitelli mai nati.
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.