Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Il sole attende, tra nuvole di sabbia e sale, l’estate gravida di questo mare.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Il gatto gioca, con le cicale, Il sole spiana vecchie zanzare. Sale il giorno
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Non fermarti o morte, c’è posto per entrambi, sul sentiero, tra gli alberi. Li, io
Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?