Padre degli dei abbi pieta’ degli eroi questa sera non c’e’ la luna la campagna e buia si cammina distanziati
Nel broccato nero fremente di tenerezza l’ultimo respiro di pace invoca l’amore nel cuore infranto
La luna si innalza nel crepuscolo di una notte antica d’altri tempi
di un fertile mattino che ci accompagni ...
Trasformando la natura ricrei l’emozione che prova l’anima quando ascolta nelle antiche cattedrali il canto Gregoriano
Paure ancestrali che sembravano vinte da una scienza onnipotente si sono affacciate
Il crepitio del fuoco avvolge la mente le spezie artificiali colorano di rosso i nostri pensieri
l lume della luna si sta colorando di dio un dio minore che tutto brucia generatore simbolico
Lucentissime nella notte ardono le stelle ma il mirto la viola il tenero lauro
L’energia prorompente della primavera da impulso ad un nuovo rigoglio vegetativo scioglie
Arcani segreti si consacrano all’eterno immergendomi nel sorriso degli dei per scoprire la volonta’ creatrice che ha unito lo spazio e il tempo
Quando avrai raggiunto il vertice della montagna cosmica immergiti nello spazio infinito
L’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione
Non dobbiamo resistere all’angoscia dobbiamo lasciarla fluire.. l’angoscia e come uno stagno
l’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione