Ti comprano solo, se sei in vendita.
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Vorrei poter dipingere con parole nuove concerto, di una nuova alba, di un nuovo sole.
Salta la trota, tra le rive, la sua calla. La ginestra gemma, l’eliodoro,
La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,
Piccola colomba che attendi i semi, del tuo, del mio destino, per divorarli in un sol e unico modo.
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.
Il gatto gioca, con le cicale, Il sole spiana vecchie zanzare. Sale il giorno
M’é caro il posto dove vivo, dove ho vissuto, li, chi vi ho incontrato. É la radice di un albero, il fusto,
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.
Donerò l’anima, la donerò alle stelle, in una notte di inchiostro di nuvole belle. La donerò col senno
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.