Versa il 20 maggio 1916
#ScrittoriItaliani
Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti
Il cuore ha prodigato le lucciole s’è acceso e spento di verde in verde ho compitato Colle mie mani plasmo il suolo
Stella, mia unica stella, Nella povertà della notte, sola, Per me, solo rifulgi, Nella mia solitudine rifulgi; Ma, per me, stella
Nude, le braccia di segreti sazie, A nuoto hanno del Lete svolto il… Adagio sciolto le veementi grazie E le stanchezze onde luce fu il mo… Nulla è muto più della strana stra…
In nessuna parte di terra mi posso accasare
Mi tengo a quest’Albero mutilato abbandonato in questa dolina che ha il languore di un circo prima o dopo lo spettacolo
Tutto ho perduto dell’infanzia E non potrò mai più Smemorarmi in un grido. L’infanzia ho sotterrato Nel fondo delle notti
Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata
Balaustrata di brezza per appoggiare stasera la mia malinconia
Morire come le allodole assetate sul miraggio O come la quaglia passato il mare nei primi cespugli
Col mare mi sono fatto una bara di freschezza
Scalza varcando da sabbie lunari, Aurora, amore festoso, d’un’eco Popoli l’esule universo e lasci Nella carne dei giorni, Perenne scia, una piaga velata
A solitudine orrendo tu presti Il potere di corse dentro l’Eden, Amata donatrice. Hai visto spegnersi negli occhi mi… L’accumularsi di tanti ricordi,
E per la luce giusta, Cadendo solo un’ombra viola sopra il giogo meno alto, La lontananza aperta alla misura, Ogni mio palpito, come usa il cuor…
Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi c… e li disperde Di questa poesia mi resta