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La tua sete trangugia, vorace, all… Hai attraversato sì nuda la neve assorbito già il freddo esistente. Hai guardato la solitudine come fosse una stanza
Sono attimi quelli che ereggono il… mutante è la crosta con piccole ra… È l’età che sembra farci camminare… vagando su percorsi che si incroci… cercando appoggio nel rovente nucl…
Non ci perforerà l’inganno, non ce ne pentiremo. Noi maturiamo ciliegie in una strana primavera. C’è il ronzio delle api
Era in effetti un panorama nero, sembrava bella quella falsa luce che faceva da pastello. Tu eri un ectoplasma e io un ramo ridente.
Stanotte il profondo è più oscuro del buio. Si sente il canoro sussurro dell’erba coperta di neve. Yule ti do il mio passato, tu
Ma se domani il mondo fosse vacuo e la notte imponderabile se si squarciassero gli istinti, non si potesse più godere, leggere, fotografare
La nebbia solleva il velo tra la mia faccia e i davanzali. Le ombre si confondono, di me ride l’amore! La strada scivola,
Ferma dovrei stare, adagiata nell’oscurità come un palo freddo, ma l’agrodolce delle more vortica sulla mia lingua
Noi non siamo niente se non due visitatori convinti che, per entrare, basti forzare il passo nella porta girevole.
Sto per lasciare tutto non per te, ma per l’amore: per quella favola bambina che ogni… Sto per lasciare tutto per seguire il sogno tuo,
Nella piega accartocciata del non detto, il non so dirlo è polveriera di un silenzio-piombo. Nella forma embrionale
Il mio cuscino è mogio: questo tetto è sgraziato. Si è allontanato il mirto. Troppo… Avvampa l’incendio. Intorno. Sono –solamente– salva su una fogl…
Quando ti troverai stanca la mente e adoperarti dovrai sola, esile e inadempiente quando, sul compiersi
Dov’è che non sei quando posi la tua giubba silenzio… Nelle sillabe dei ritratti fatti di farina e terra che tacciono?
Nella piazza solenne a Torino silente un angelo dimora. La sua virtù esplora l’arte del destino: il bene e il male diventano uno.