Nel broccato nero fremente di tenerezza l’ultimo respiro di pace invoca l’amore nel cuore infranto
Odio amore bonta’ ti cadono adosso nemmeno te ne accorgi sei troppo preoccupato a spargere la tua rugiada
Non dobbiamo resistere all’angoscia dobbiamo lasciarla fluire.. l’angoscia e come uno stagno
se hai smarrito la via del ritorno abbandonati in frammenti di assoluto lasciati trasportare
In una notte di Fiaba di un tempo che fu ragazze graziose che giocan festose.... Vi ricordate
L’energia prorompente della primavera da impulso ad un nuovo rigoglio vegetativo scioglie
Nel mare dell’intelligenza si agitano forze oscure arginate con rive di fuoco che promuovono tecniche sempre piu’ raffinate
ricordo ricordi lontani ricordo sogni che sfuggono dalle mani ricordo una casa
...e poi venne il tempo che Alice non amava piu’ le favole.. e poi venne un tempo di un tempo
a cosa servono i poeti con le loro imbarcazioni cariche di sogni se poi nessuno vi puo’ salire a cosa servono i poeti
Vorresti decifrare il segreto svelare l’enigma perderti nell’universo per trovare la tua essenza al di la’ delle tenebre
Il valore tenebroso della morte sta oscurando il valore solare della vita
sole e luna da sempre regolatori del tempo e dello spazio modificano e svelano i segreti sacramenti
Dal vagito universale dell’esisten… s’innalza un canto di dolore che percorre la via maestra spingendoci al bene segretamente avvolge l’anima
Trasformando la natura ricrei l’emozione che prova l’anima quando ascolta nelle antiche cattedrali il canto Gregoriano