#ScrittoriItaliani
Con fuoco d’occhi un nostalgico lu… Scorre la quiete nuda. Non trova che ombre di cielo sul g… Fondono serpi fatue e brevi viole.
Calante malinconia lungo il corpo… al suo destino Calante notturno abbandono di corpi a pien’anima presi nel silenzio vasto
Morire come le allodole assetate sul miraggio O come la quaglia passato il mare nei primi cespugli
Chiuso fra cose mortali (Anche il cielo stellato finirà) Perché bramo Dio?
Migliaia d’uomini prima di me, ed anche più di me carichi d’anni, Mortalmene ferì Il lampo d’una bocca. Questo non è motivo
Dalla spoglia di serpe Alla pavida talpa Ogni grigio si gingilla sui duomi.… Come una prora bionda Di stella in stella il sole s’acco…
Nel molle giro di un sorriso ci sentiamo legare da un turbine di germogli di desiderio Ci vendemmia il sole Chiudiamo gli occhi
Il tempo è muto fra canneti immoti… Lungi d’approdi errava una canoa..… Stremato, inerte il rematore... I… Già decaduti a baratri di fiumi... Proteso invano all’orlo dei ricord…
Solo ho amica la notte. Sempre potrò trascorrere con essa D’attimo in attimo, non ore vane; Ma tempo cui il mio palpito trasme… Come m’aggrada, senza mai
E il cuore quando d’un ultimo batt… Avrà fatto cadere il muro d’ombra, Per condurmi, Madre, sino al Sign… Come una volta mi darai la mano. In ginocchio, decisa,
Balaustrata di brezza per appoggiare stasera la mia malinconia
Il carnato del cielo sveglia oasi al nomade d’amore
E gli alberi e la notte non si muovono più Se non da nidi.
Stella, mia unica stella, Nella povertà della notte, sola, Per me, solo rifulgi, Nella mia solitudine rifulgi; Ma, per me, stella
A solitudine orrendo tu presti Il potere di corse dentro l’Eden, Amata donatrice. Hai visto spegnersi negli occhi mi… L’accumularsi di tanti ricordi,